Ruben Salerno

Ruben Salerno, nato a Trieste il 10 settembre 1990, maestro di sci da giugno 2010.
Me in poche righe: nato a Trieste ventisei anni fa e da allora, o quasi, mi occupo di sport e letteratura.
Il primo ambito, in particolare lo Sci Alpino, si è trasformato negli anni da passione agonistica a prima attività lavorativa. Da maestro di sci ho conseguito le specializzazioni: SIAS Special Instructor (disabili), allenatore STF II livello, insegnamento in Lingua Inglese. Queste mi hanno dato l’opportunità di insegnare un po’ in tutta Europa, dalle Alpi (Ita/Aut/Fra) ai monti Tatra (Pol), fino allo sci indoor nel profondo nord-est lituano. Nel 2011 ho partecipato con il demo-team S. Marino all’INTERSKI di St. Anton, letteralmente la chiave di volta della mia vita professionale. La stagione seguente è nata “Scie di Passione” e con essa un nuovo modo di intendere questo mestiere, che spiegherò partendo da mooooolto lontano…
Lo sci è uno degli sport più antichi del mondo (10.000 AC) ma solo nell’ultimo secolo si è diffuso capillarmente sulle montagne innevate di tutto il globo, dalle Ande a Folgaria. Nel romanzo La grande festa di Dacia Maraini, il protagonista si ritrova in Tibet ed essendosi portato gli sci dall’Occidente, se li aggancia ai piedi e sfreccia lungo un pendio innevato. Gli abitanti del villaggio, sconcertati da tanta grazia, gli chiedono se egli sia un Lung-Pa, un dominatore degli spiriti del vento.
Ecco la sensazione che, da “Maestro di Scie”, provo a trasmettere a tutti i miei allievi! A partire dagli anni ’50 infatti, si è sviluppato progressivamente il sistema tecnico austriaco di wedeln, ovvero lo sci naturale, che si sublima nelle contemporanee “pieghe” all’americana, utilizzando un arco di curva medio di invenzione italiana, omnia in numero et mensura. Sciare in sicurezza, senza fatica, dominando la velocità con una combinazione di movimenti eleganti e leggeri; questa passione unisce il cielo alle montagne, lasciando sulla neve traccie sinuose del proprio passaggio. Scie disegnate con strani attrezzi di origine nordica, chiamati dai tibetani cang ciai scing, i legni di colui che vola sulla neve come un uccello.
Quando non scio sono uno studente di Lettere e Filosofia, mi appassionano la politica e lo sport (palestra, tennis, surf e calcetto). Il mio libro preferito non è un libro (Amleto di W. Shakespeare), il mio film del cuore è The Blues Brothers e la serie tv How i met your mother. La musica dei Pink Floyd mi prende l’anima. Mangio decisamente troppo, quasi quanto Obelix con i cinghiali!